l`america riempie il nostro immaginario come nessun altro paese. non vi e` giorno in cui, in europa e in altri luoghi del mondo, non venga celebrata la piu` grande democrazia del mondo, il paese della liberta` dove tutto e` possibile, la terra di principi dove tutti sono uguali davanti alla legge. ma le cose stanno davvero cosi`, oggi, a distanza di secoli da quel 4 luglio 1776 in cui nacque questo grande paese? michel floquet ha attraversato in lungo e in largo gli stati uniti d`america e, armato di fonti, testimonianze, documenti, ha scritto un libro che e` il ritratto di un paese sull`orlo del disastro. i piu` ricchi, negli stati uniti, non sono l`1 ma lo 0,1 per cento della popolazione. centosessantamila famiglie circa, che detengono da sole quasi un quarto della ricchezza nazionale. una casta di nababbi che e` unica al mondo, e ha equivalenti soltanto all`inizio del secolo scorso. secondo il principio tutto americano , i ricchi pagano tra il 15 e il 20 per cento delle tasse, mentre i loro dipendenti e i salariati in generale tra il 25 e il 30 per cento. ogni giorno, nella vita quotidiana del paese, manca un milione e mezzo di uomini neri. sono in prigione o morti prematuramente, per lo piu` per omicidio. nella fascia d`eta` tra i venticinque e i cinquantaquattro anni manca addirittura un uomo su sei. e praticamente il tasso di perdite di un conflitto. in america, un adulto su cento si trova in carcere. un prigioniero su quattro, nel mondo, e` americano. nessuno fa meglio di cosi`. ne` la cina, ne` la corea del nord e neppure l`iran. |