a un anno dalla rivoluzione egiziana nata in piazza tahrir, questo volume ripercorre una catena di avvenimenti che stanno cambiando un`ampia area del mondo arabo. la base del libro e` costituita da un diario che, oltre agli eventi finiti in prima pagina, racconta sentimenti, speranze e paure della genta comune.l`esito finale della rivoluzione e` ancora incerto. il libro non contiene quindi un finale rassicurante ma ricostruisce in presa diretta un processo politico largamente inattesto. la , potremmo dire, pensando soprattutto ai sogni dei primi protagonisti della primavera egiziana: i giovani di facebook e di twitter, una generazione che ha messo da parte le vecchie ideologie - nazionalismo, fondamentalismo, socialismo - per misurarsi con la grande sfida di un radicale cambiamento nel mondo arabo. ma potremmo anche dire i , pensando che i veri beneficiari delle lotte di piazza oggi appaiono partiti attraversati da ideologie che di democratico hanno ben poco.questo e` stato il vero tema di fondo della rivoluzione, molto piu` che le contrapposizioni tra cristiani e musulmani o tra e , tra filoccidentali e filoarabi. abbiamo ora di fronte uno scenario instabile, nel quale diverse spinte culturali, politiche e religiose cercano nuovi equilibri. anche in questa fase sara` utile continuare ad ascoltare le voci di piazza tahrir.elisa ferreropiemontese di luserna san giovanni (torino), e` laureanda in scienze bibliche e teologiche (indirizzo religioni in dialogo) presso la facolta` valdese di teologia a roma. traduce dall?arabo testi letterari e di saggistica. conosce a fondo il mondo arabo e frequenta particolarmente l?egitto. |