il 2012 sara` ricordato come un anno di svolta per il futuro dell`europa. quasi di malavoglia e passo dopo passo, dopo aver insistito per anni a percorrere vie pericolose e forse impraticabili, mercanteggiando su tutto, la germania di angela merkel sembra ormai aver sposato l`idea che per salvare l`euro non ci sia altra strada che quella dell`unione politica con la costruzione degli stati uniti d`europa. dopo l`elezione del socialista hollande in francia, l`idea di un liberismo con i criteri di stabilita` di bilancio fissati dal centro sembra essere fallita. l`europa unita, se e quando si fara`, non potra` essere soltanto un`unione fiscale e monetaria, ma un vero e proprio stato federale in grado di assumere su di se`, almeno in parte, i debiti degli stati nazionali, capace di emettere attraverso un proprio tesoro federale gli eurobond e di farsi promotrice di una seria riforma del sistema monetario internazionale, per evitare un`eccessiva e repentina rivalutazione dell`euro rispetto al dollaro e alle altre monete. un`europa che non si puo` arrendere al trionfo della finanza e che deve fare le proposte necessarie per assicurare una corretta circolazione del traffico finanziario - indispensabile almeno quanto il controllo del traffico aereo - nonche` attuare politiche che creino occupazione. la politica neoliberista fatta finora, prima l`austerita` e poi la crescita, e` sbagliata. bisogna tornare a keynes che l`aveva capovolta: sono gli investimenti a creare risparmio, reddito e lavoro. |