l`invenzione del medio oriente e` l`appassionante e dettagliato resoconto della conferenza che si tenne nel 1921 in egitto per decidere il futuro dell`ampia regione rimasta libera dal giogo ottomano. e il racconto di come winston churchill, al tempo ministro delle colonie, affronto` la sfida dei nascenti nazionalismi e di quanto quelle decisioni plasmarono il medio oriente nei termini geopolitici con i quali siamo ancora chiamati a confrontarci. la missione affidata a churchill era semplice: consolidare il dominio degli inglesi sull`area con il minore dispendio possibile di risorse finanziarie. per ottenere tale risultato, il ministro delle colonie si avvalse, tra gli altri, di due esperti: il tenente colonnello thomas edward lawrence (il famoso lawrence d`arabia) e l`archeologa gertrude bell, entrambi agenti dell`intelligence britannica sul territorio durante il conflitto mondiale. in dieci giorni di incontri venne dunque messa a punto la strategia di controllo dell`intera regione, con la creazione dell`iraq e della transgiordania, assegnando la guida dei nuovi stati a dinastie locali e mantenendo cosi le promesse fatte agli arabi in tempo di guerra. quanto alla palestina, gia` segretamente ai britannici fin dal 1916, era legata in modo indissolubile anche alla popolazione ebraica, cui gli inglesi, tramite la dichiarazione balfour, avevano promesso, nel 1917, la creazione di un nella zona. con questa prospettiva, il man - dato della palestina sarebbe stato diviso in due parti: una a ovest del fiume giordano, nella quale si sarebbe favorita l`immigrazione ebraica, circostanza gia` accettata dall`emiro faysal nel 1919, e l`altra a est, l`attuale giordania, all`interno della quale i contenuti della dichiarazione balfour non sarebbero stati applicati. quella scelta getto` i semi della futura questione israelo-palestinese, che perdura ancora oggi. furono gli esperti riuniti nell`elegante semiramis hotel del cairo, sotto la guida di winst |