un contrabbandiere approfitta dell`embargo imposto all`iraq per "arricchirsi" muovendosi nell`area minata tra iraq, turchia e iran e portando da oltre confine merce introvabile in patria. avvicinato da un misterioso personaggio dei servizi segreti viene messo in guardia contro le attivita` del figlio tredicenne, che frequenta una scuola islamica ed e` in odore di terrorismo. incredulo, non adotta subito le misure che potrebbero impedire la tragedia e finisce per perdere le tracce del figlio che invano provera`, tra ricerche e allucinazioni, a rintracciare. fatah si astiene da giudizi morali sul conflitto e si limita a presentare una terra e abitudini che pesca dai ricordi dei suoi viaggi e dalla sua conoscenza di un mondo che pure non e` la sua patria. i suoi personaggi non hanno nome e la distanza che tiene rispetto a loro li rende ancora piu` universali. le loro esperienze sono reali, concrete, ma al contempo metaforiche. il contrabbandiere percorre i campi minati, solo lui conosce il sentiero per attraversarli, e ogni impercettibile cambiamento dovra` allora, nella personale superstizione che ha sviluppato, avere un significato preciso per lui. |