"gipo ovvero un personaggio che avrebbe fulminato pavese. per il linguaggio saettante, l`amore chitarra, il mito del cortile, del caffe` con biliardo, della giacchetta di cuoio, dell`amicizia severa e sarcastica. ma gipo e` anche altro: deraglia dai binari d`un tipico racconto pavesiano in virtu` d`una maggiore e piu` moderna positivita`. gipo e` anche il `correre correre` d`una canzone, un `correre correre` che significa: tutto il futuro che possediamo e` questo presente. corri e finalmente incontrerai colui che avresti potuto essere. o impariamo a ridere, a vivere, a esistere nel presente che ci tocca, oppure questo presente ci seppellira` come un piede distratto schiaccia una formica. questo ci dice gipo. con una consapevolezza critica ormai raffinata ma che mai ha perso una briciola dello scatto, della rabbia, dell`umana nostalgia e dell`umana protervia che hanno fatto di gipo non solo un compositore, un cantante, ma una `maschera` testimoniante dei nostri tempi." (giovanni arpino) |