per dante aristotele era e il filosofo per eccellenza. eppure nell`antichita` una simile ammirazione non fu condivisa da tutti e, nei secoli successivi, il filosofo riusci` a imporsi solo dopo molto tempo, alla fine di un contrastato processo di assimilazione. questo libro offre al lettore un resoconto delle complesse vicende della presenza e fortuna della filosofia di aristotele dalla sua morte, nel 322 a.c, fino alla tarda antichita`. il volume, che combina divulgazione e ricerca avanzata, si sofferma su alcuni aspetti fondamentali, quali l`apparente assenza della filosofia aristotelica dai dibattiti dell`eta` ellenistica, il ritorno ad aristotele nel i secolo a.c, l`aristotelismo di alessandro di afrodisia, l`appropriazione e integrazione del pensiero di aristotele nel platonismo tardoantico. tra i temi esplicitamente affrontati vi sono il presunto declino del peripato ellenistico, il ruolo di andronico di rodi nella formazione e trasmissione del corpus aristotelico, la presenza del grande filosofo negli scritti pseudo-pitagorici e il contributo di porfirio alla trasmissione di aristotele alla tarda antichita`. ne emerge non solo la ricchezza della filosofia che ci ha lasciato aristotele, ma anche la singolarita` del suo progetto, che non ha precedenti ne` veri e propri successori nel mondo antico. |