difficile dire una parola definitiva sull`attivita` di uno scrittore e intellettuale quale e` stato elio vittorini. sul suo nome, pur consacrato da opere come conversazione in sicilia, uomini e no, le citta` del mondo, e da iniziative come quella del "politecnico", la critica non cessa di interrogarsi e magari di scontrarsi, e l`impressione e` che non gli si perdoni, prima di ogni altra cosa, il suo spirito libero, il coraggio di una ricerca letteraria che, invece di muoversi su percorsi consolidati, ha saputo inventare ogni volta qualcosa di nuovo. vittorini e` stato pubblicista e polemista, e` stato editore e organizzatore di cultura, e` stato traduttore e importatore, con cesare pavese, della letteratura americana in italia; e` stato, soprattutto, uno scrittore capace di dare parole all`utopia senza smettere di confrontarsi con i problemi del suo tempo e affrontandoli anzi, sempre, con intelligenza e passione. edoardo esposito, sulla base delle ultime acquisizioni archivistiche e dell`epistolario che sta per essere completato, ne propone qui una riconsiderazione complessiva che, senza ricadere nello schema della monografia di tipo manualistico, mette in luce i momenti piu` interessanti della sua narrativa e della sua attivita` intellettuale, mostrando la forza e la generosita` di un lavoro che - pur con ingenuita` e cadute - ha segnato genialmente la cultura del novecento. |