Fermo da qualche anno, Perkins torna con un disco carico di rock e di belle canzoni. Il disco è stato concepito e prodotto dallo stesso Perkins, e registrato con l'aiuto di amici e collaboratori come Nick Kinsey e Wyndham Boylan-Garnett.
Il risultato è un album fresco, che suona come lo stesso autore vuole che suoni. Rock and roll allo stato puro, chitarre libere ed una manciata di canzoni degne di tal nome.
EP. Contiene Doomsday, già sull'album Elvis Perkins in Dearland, più cinque canzoni nuove. Perkins è uno dei rockers più interessanti della nuova scena indie roots Usa. I titoli: Gypsy Davy ( rilettura di un traditional fatto anche da Woody Guthrie), Stay Zombie Stay, Stop Drop Rock and Roll, Weeping Mary e Slow Doomsday. Slow Doomsday è una versione completamente diversa della title track.
Secondo lavoro solista per il figlio dell'attore Anthony Perkins. Cantautore enigmatico e personale, Elvis sa condensare nella sua musica tristezza e rimpianti, attraverso una manciata di canzoni adulte con il suono delle chitarre che penetra in profondo le sue composizioni. Puro pop con influenze folk e classiche intuizioni rock.
Figlio dell'attore Anthony Perkins e di una nota fotografa scomparsa su uno degli aerei dell'undici settembre, il giovane Elvis è un cantautore decisamente interessante. Lo si potrebbe paragonare a Ray Lamontagne, ma è più rock. Anche se non mancano ballate introspettive piene di fascino come While You Were Sleeping oppure May Day I, Ash Wednesday e Good Friday. Elvis è dotato anche di un'ottima voce.