le arti prodotte a nord delle alpi alla fine del medioevo hanno suscitato fin dall`inizio del xix secolo l`interesse degli studiosi, che pero`, condizionati dalle proprie categorie spazio-temporali, le hanno per molto tempo associate al declino del "tardo gotico", considerandole alla luce della successiva formazione degli stati moderni. questo volume si propone di comprendere l`intera dinamica geografica, interpretata secondo le identita` politiche del periodo, all`epoca in cui tali identita` erano ancora in gestazione. l`autore individua due modelli culturali. il primo, imposto dal duca di borgogna, filippo il buono, e` rappresentato soprattutto da jan van eyck: il suo illusionismo pittorico, che soddisfaceva le aspettative delle persone colte, nutrite della lettura degli antichi, si diffuse rapidamente in tutta europa. il secondo, forgiato principalmente alla corte di massimiliano d`asburgo, si distingue per lo sviluppo delle arti grafiche (disegno, incisione) e trova il suo emblema in jheronimus bosch: le sue invenzioni dimostrano un gusto retorico per la novita` e il virtuosismo, e promuovono un fenomeno importantissimo per l`arte occidentale, la rinascita dei generi pittorici. |