"il fine che ci siamo proposti - scrive eliade - e` quello di mostrare che cosa sono i fatti religiosi e che cosa rivelano". nel complesso labirinto che essi costituiscono il lettore penetra a poco a poco, acquista familiarita` con le diversita` culturali da cui essi dipendono, prende contatto con le manifestazioni del sacro che si palesano a vari livelli cosmici (il cielo, le acque, la terra, le pietre), nei fenomeni biologici (i cicli vegetativi, i ritmi lunari, la sessualita`), nei miti e nei simboli (il famoso mito dell`eterno ritorno). il "trattato", che a distanza di sessant`anni dalla pubblicazione conferma il suo valore e la sua permanente attualita`, puo` leggersi da un duplice punto di vista: come interpretazione fenomenologico-religiosa spesso suggestiva e stimolante, e come documento del travaglio della cultura moderna, impegnata nella ricerca di un piu` ampio e sensibile umanesimo. |