"la formula teologica cattolica, per cui lo spirito procede dal padre e dal figlio, compresa nella sua verita` significa proprio questo: dio e` negazione della negazione, distacco dall`alterita` della sostanza ma anche dalla pura soggettivita`, ovvero sintesi del divino e dell`umano, nessuno dei quali ha senso preso astrattamente. percio` il dio vero non e` e non parla come altro, neppure nelle scritture, ma, in quanto spirito, movimento e vita, si genera nell`uomo, la` dove l`uomo ha fatto il vuoto di tutto lo psicologico - ovvero e` diventato uomo nobile, uomo giusto. ma tale, come abbiamo visto, e` proprio l`uomo umile, ossia quello che e` totalmente rivolto a dio come altro, nella negazione di tutto se stesso. in questo senso resta vera la scrittura, che il timor di dio e` inizio della sapienza." (dallo scritto di marco vannini) |