perfino la morte sembra realizzabile oggi. ma un suicidio efficiente, eseguito con metodo svizzero, e` davvero il massimo che ci possiamo concedere? o si tratta forse dell`estremo eccesso d`igiene isterica alla quale e` disposto a sottoporsi l`uomo contemporaneo? leo zonderland, proprietario di un`agenzia di viaggi, si e` specializzato nell`accompagnamento dei cosiddetti "suicide tourists" da amsterdam a zurigo. qui ha sede la fondazione sententia, che offre all`umanita` stanca della vita una via di scampo sottoforma di 15 grammi di pentobarbital sodico. la signora r., abbandonata dalla psichiatria. il signor m., impotente. e infine la signora w., igienista dentale inabile al lavoro. tutti e tre hanno un appuntamento vincolante a zurigo. con alta professionalita`, leo zonderland e` pronto a guidarli a destinazione. partendo a bordo di una sicura e accessoriata volvo con un singolo passeggero siglato e dotato di dossier al proprio fianco. i loro schivi o fluviali dialoghi, sempre necessari, si alternano nella percezione del guidatore a un delirante flusso di imput stradali, slogan pubblicitari, canzoni e notizie radiofoniche, bersagliando l`imperturbabile zonderland di inevitabili spunti di riflessione. il viaggio di ritorno lo compira` da solo, alleggerito da ingombranti o eteree presenze fisiche e dalle loro spiazzanti ma coinvolgenti personalita`. insensibile colpevole di volgare favoreggiamento o nobile nocchiero capace di regalare finalmente ai suoi clienti l`agognata ebrezza della vittoria? |