"il rossetto nel frigo, l`arancia tra la biancheria, lo spazzolino nelle posate, le calze sul piatto. d`improvviso il caos. fraseggi senza logica, domande infantili, scambio del sole con la luna, apatia e attivismo, venere nell`ave maria, gesu` in catullo, spavento per la luce, fobia per i balconi. mi chiedo perche`, cerco di capire." a fatica vincenzo si rassegna a vedere la donna da cui era rimasto folgorato in un lontano giorno in un caffe` di roma, vitale, appassionata, docente di storia, ora smarrita come una bambina di fronte alle cose piu` semplici. mentre i ricordi di lei si affievoliscono inesorabilmente inghiottiti dall`alzheimer, quelli di vincenzo, e della loro figlia francesca, si intensificano e si amplificano, nel tentativo di tenere viva l`immagine della donna che sorride felice da un vecchio video delle vacanze. postfazione di francesca di mattia. |