livia drusilla claudia, seconda moglie dell`imperatore augusto visse negli anni della trasformazione di roma da repubblica a impero, testimone sia dei trionfi del marito che dell`epoca d`instabilita` politica aperta dalla lotta per la successione. deificata postuma nel 41 d.c, in vita livia rappresento` per le matrone romane un modello di dedizione ai valori tradizionali. ciononostante, i posteri non sono stati teneri con lei: tacito, ad esempio, ne ha restituito un`immagine di donna votata all`intrigo e pronta a uccidere i suoi stessi familiari pur di spianare la strada verso il trono al figlio tiberio. in questa attenta ricostruzione, dennison le rende giustizia, dipingendo un ritratto appassionante ed equilibrato. in una societa` conservatrice e maschilista, nella quale le donne potevano essere ricordate solo quali esempi di virtu` o vizio estremo, livia seppe affermarsi come personaggio pubblico: l`unico suo vero "crimine" non fu l`assassinio, dunque, ma l`esercizio del potere. |