l`emergere di nuove forme di scienza aperta sta riconfigurando profondamente le relazioni tra ricerca, societa` e mercato. le culture hacker sono infatti uscite dal mondo del software per contaminare altri saperi, in particolare le scienze della vita. e cosi` nata l`inedita figura del biohacker, capace di mettere in discussione la ricerca proprietaria perseguita da "big bio" e la sua politica dei brevetti. le modalita` che caratterizzano questa trasformazione non sono pero` univoche, come mostrano i tre casi esemplari discussi nel libro: quello del biologo craig venter, quello della virologa ilaria capua e quello dell`artista-hacker salvatore iaconesi. e se una tendenza sta evolvendo verso una forma definibile come biocapitalismo, l`altra si muove invece verso una scienza partecipativa basata sulla piu` ampia condivisione di informazione e conoscenza. |