fin dalla sua pubblicazione nel 1853, "bartleby lo scrivano" di melville, "uno dei piu` bei racconti dell`epoca moderna", sta iscritto come un enigma sulla soglia della letteratura americana. la figura scialba e "incurabilmente perduta" dello scrivano che ha smesso di scrivere, ha letteralmente paralizzato i critici e tenacemente eluso ogni spiegazione. qual e` il messaggio che, senza mai proferirlo, egli sembra volerci significare con ogni suo gesto? e qual e` il senso della formula che egli non si stanca di ripetere a ogni richiesta: "preferirei di no"? in questo libro, due filosofi, gilles deleuze e giorgio agamben, provano a misurarsi con l`enigma di bartleby e a decifrare il senso della formula. in pagine straordinariamente dense l`autore dell`anti edipo scopre in bartleby il paradigma della "natura prima" e, insieme, il rappresentante del "popolo a venire"; giorgio agamben legge nel "preferirei di no" dello scrivano la formula della potenza pura, l`algoritmo di un esperimento in cui il possibile si emancipa da ogni ragione. |