gli oggetti e le idee che concorrono all`odierna nozione di arte contemporanea sono cambiati negli ultimi cinquant`anni piu` che in tutti i secoli precedenti. sappiamo che significano qualcosa, ma e` sempre piu` difficile dire che cosa. di volta in volta, l`opera d`arte puo` aderire nel modo piu` ossequioso all`economia di mercato oppure innescare una viscerale critica ai suoi meccanismi. e una merce omologata al flusso del capitale globale e al tempo stesso un formidabile strumento di resistenza. nel bene e nel male, essa ci appare come un linguaggio di questo mondo. ma e` ancora possibile comprendere oggi lo sviluppo dell`arte contemporanea entro le tradizionali categorie della storia dell`arte? percorrendo lo spazio compreso fra l`inventario e il diario (opere, mostre, fonti e modelli da un lato; intenzioni, ragionamenti e aspettative degli artisti e del pubblico dall`altro), questo libro prova a seguire le vicende dell`arte del secondo novecento lungo due traiettorie. la prima analizza l`esaurirsi della tradizionale narrazione in termini evolutivi e di avvicendamenti stilistici caratteristica del modernismo. la seconda ricostruisce lo spettacolare pluralismo estetico affermatosi dagli anni sessanta in avanti. assistiamo cosi a fenomeni che nascono, coesistono, si sovrappongono e svaniscono, depotenziando ogni tentativo di egemonia culturale. ne emerge un`inedita geografia, questa volta mondiale, dell`arte contemporanea. |