mai un intero paradigma produttivo, il nostro, era stato cosi` fortemente messo in discussione come oggi, squassato dallo spostamento dell`asse mondiale della ricchezza. enormi diseguaglianze e una guerra su scala mondiale per il lavoro ci hanno portato a una situazione peggiore rispetto agli anni settanta. e doveroso, tuttavia, non arrendersi e cercare strade nuove, avere una capacita` di visione. possiamo farlo se dedicheremo ogni risorsa verso ambiziose opere di ricostruzione del futuro. come in una partita a scacchi, dovremo poter contare su due buone torri d`attacco, un alfiere attento, e una regina che si svegli dal suo torpore: giovani, imprenditori, opinione pubblica e soprattutto una buona politica. una visione del mondo e del proprio paese, in nome di quella che piero gobetti chiamava "una certa idea dell`italia". |