l`autismo e` davvero difficolta` o addirittura impossibilita` di comunicare? o e` piuttosto un modo di esistere che ha forme di comunicazione diverse rispetto a quelle ordinarie? a questi interrogativi l`autore da` una risposta nuova, a partire dall`esposizione di casi clinici di bambini autistici descritti con estrema finezza e in grande dettaglio. vi si accompagna una non comune capacita` di trattare la teoria in modo puntuale ma non dogmatico: in funzione della clinica e non come un apparato macchinoso. l`ispirazione fondamentale del libro e` mostrare la complessita` del modo di stare al mondo e di comunicare dei soggetti affetti da autismo nelle sue diverse varianti, forme e intensita`. e di segnalare le potenzialita` dei bambini autistici, che si sviluppano a patto che chi tratta con loro, dai genitori agli insegnanti, dai terapisti del linguaggio agli psicologi e agli psicoanalisti abbia la disponibilita` di osservare e mettersi sul piano comunicativo del soggetto. seguendo i suoi ritmi, senza imporgli un addestramento da automa ma senza nemmeno lasciarlo nello stato di isolamento. con questo approccio l`autore ci mostra in modo convincente come l`autismo non possa dirsi una fortezza chiusa, ma un altro modo di stare al mondo. l`autore da` anche conto delle diverse teorie sulla genesi dell`autismo schierandosi contro ogni approccio che ne attribuisca la causa ai genitori e percio` li colpevolizzi. |