quando, nel 1839, viene annunciata la scoperta della fotografia, l`italia e` gia` impegnata nel processo politico che la portera` all`unificazione: da quel momento ogni passaggio storico, sociale e culturale vedra` l`immagine tecnica esercitare un ruolo di "agente di storia", talvolta in modo esplicito, piu` spesso sotterraneo. non solo quindi strumento di documentazione della "grande storia" o, all`opposto, galleria di opere dei maestri dell`immagine: la fotografia italiana e` parte integrante della storia della cultura - quella d`elite e quella popolare - con cui spesso condivide limiti e inventiva, sottomissioni e ribellioni. dal contrabbando dei ritratti di mazzini agli epistolari fotografici degli emigranti, dagli anticipatori del giornalismo fotografico al culto laico dell`immagine mussoliniana, dal diluvio iconico dei rotocalchi alle ambigue identita` in forma di immagine proposte dai social network, al lavoro di artisti o "kodakisti" di ogni epoca, il libro ricostruisce la straordinaria vicenda di una cultura fotografica che ha esercitato un ruolo di primo piano nella storia dell`italia unita. non dunque una storia della fotografia, ma una storia delle "fotografie", di tutte le immagini che hanno contribuito a modellare le scelte, i gusti, e quindi la mentalita` e i "caratteri" degli italiani. |