dopo la ratifica degli accordi di dayton, nel cuore dei balcani restano ferite profonde. l`artiglieria che per quattro anni ha tenuto sotto scacco sarajevo, cercato di spezzare la strenua resistenza di gorade e raso al suolo vukovar, oggi tace. dei campi di concentramento in republika srpska e in erzegovina e dei tuguri dove si sono consumati gli stupri etnici di massa restano solo vuoti e lugubri contenitori in pietra. le testimonianze della vergogna sono state nascoste o cancellate. eppure, nell`aria, i fantasmi di un passato da incubo continuano ad aleggiare sui resti di uno stato-fantoccio a "tre teste". i conti col passato devono ancora essere saldati e forse non si arrivera` mai a una piena giustizia. e l`aggressione alla terra di bosnia, col tempo, rischia di scomparire dalla memoria. questo libro on the road punta a tenere accesa la luce su una delle pagine piu` tristi della storia del novecento. e a fornire un contributo di chiarezza sulle responsabilita`, rifiutando l`assioma "tutti colpevoli, nessun colpevole". |