sospinto da una scrittura poetica e spassosa, "piccola osteria senza parole" e` un`epopea del nordest, ricca di personaggi pronti a entrare nella leggenda e percorsa da un mistero che da` al romanzo una venatura di giallo. nell`osteria al confine tra veneto e friuli vivono uomini sgangherati e taciturni, bestemmiatori feroci, razzisti in superficie eppure profondamente altruisti. il bar e` il cuore pulsante del paese, scovazze, dove persino le slot machines hanno soprannomi improbabili - la veda, la sopravvissuta, la troia, la magnaschei - e la televisione resta sempre accesa sui mondiali di calcio (usa `94), tra gli accaniti giocatori di briscola e le superbe tette della gilda, la proprietaria. su questo sfondo, la sera di venerdi` 17 giugno, fa irruzione un enigmatico meridionale che con i suoi modi e i suoi segreti stravolgera` la vita degli abitanti del paese. chi e` salvatore maria tempesta, il terrone che entra in osteria dopo che la sua auto e` sprofondata dentro un fosso? come osa sfidare questo mondo chiuso, concentrato a godersi le giocate di baggio, in cui la diffidenza si taglia con il coltello? chi e` la donna nella mezza fotografia che il meridionale si porta sempre appresso? e perche` si ostina ad aggirarsi nei dintorni inseguendo chiese e campanili? sono i tanti segreti di questa storia d`amore, amicizia e diversita` che verranno alla luce poco alla volta, fino all`imprevedibile rivelazione finale. |