la singolarita` del lavoro di gabriele croppi sta nel fatto che riesce a raggiungere una forma spoglia e fortemente evocativa calando figure solitarie in alcune delle zone piu` frequentate e caotiche della citta`. croppi stesso sembra percepire la debolezza del mondo oggettivo e la risonanza interiore che i toni scuri e il vuoto sono in grado di raggiungere. il colore nero, piuttosto dominante in questa serie dedicata a new york city, lungi dall`essere un mero elemento stilistico, agisce come un processo drammatico. la visione di queste immagini ci obbliga a soffermarci con ostinazione sui particolari delle stesse, generando un effetto straniante ottenuto nella convinzione - sottolineata dall`artista stesso - che "nella fotografia la dimensione metafisica sia rafforzata da un linguaggio estremamente realistico o addirittura iperrealistico". |