questo libro esplora il buddhismo tibetano da un punto di vista insolito e piuttosto impegnativo: l`osservazione diretta, sul campo, delle sue manifestazioni e pratiche da parte degli eremiti dell`himalaya. i due autori, etologo-antropologo il primo e tibetologo-psicoterapeuta il secondo, entrambi con una solida esperienza di meditazione buddhista, hanno visitato remoti monasteri e grotte per incontrare gli yogin e i lama del ladakh, eredi di una tradizione di cui sono ormai gli unici portatori viventi. seguaci della scuola kargyupa, che conta tra i suoi santi figure eminenti quali marpa e milarepa, questi yogin, piu` che alla filosofia e all`etica buddhista sono dediti a uno stile di vita arduo e a pratiche meditative complesse, trasmesse in grande segretezza solo a chi si e` consacrato al loro stesso sentiero. la disciplina interiore ha donato loro un senso di onesta`, disponibilita`, cordialita`, abnegazione, accettazione dell`altro, una saggezza che non e` mera conoscenza e che non si manifesta tanto nelle loro parole, quanto nel loro intero modo di essere e di agire. il volume comprende la traduzione di un manoscritto inedito di tipun padma chogyal, affidato a james low perche` fosse reso noto in occidente: "il quaderno di appunti sulla meditazione", un testo che illustra i vari stadi di sviluppo della pratica della mahamudra. |