il mondo e` caduto preda della "teologia" liberista dell`accumulazione e della crescita infinita, secondo la quale il mercato e` onnisciente, onnipotente e onnipresente: conosce il valore di ogni cosa, puo` innalzare le nazioni o mandare in rovina intere famiglie. nulla sfugge al suo potere di mercificazione e non gli mancano certo le dottrine, i profeti e lo zelo "evangelico" per convertire il mondo al proprio stile di vita. secondo il teologo americano harvey cox e` necessario smascherare questa pseudoteologia e dimostrare che il modo in cui opera l`economia mondiale non e` naturale ne` inevitabile, ma e` plasmato da un sistema di valori e simboli globali, che diventano piu` comprensibili quando vengono interpretati come una religione. per cox e` dunque in atto una divinizzazione del mercato e tutti i problemi del mondo - crescita delle disuguaglianze, riscaldamento globale, ingiustizie causate dalla poverta` mondiale - sono sempre piu` difficili da risolvere. |