due padri domenicani d`eccezione accettarono di condurre, in anni e condizioni difficili, la battaglia per una "rinascita" dell`arte sacra tramite la rivista "l`art sacre" congiuntamente diretta, che ebbe la propria fase culminante negli anni cinquanta: marie-alain couturier, protagonista dei testi che qui si presentano, pie-raymond re`gamey, che li commenta e che della passione del primo - protagonista delle avventure di assy, vence, audincourt, ronchamp, la tourette e amico di denis, bazaine, manessier, matisse, picasso, le`ger, maritain, malraux, focillon, e molti altri - da` testimonianza. i testi annodano molti problemi - sul sacro, sull`arte, sulla liturgia. dal concilio vaticano ii ad oggi, la chiesa cattolica ha continuamente espresso volonta` e impegno di dialogo con l`arte contemporanea. tuttavia non puo` certo dirsi ancora sanato quel divorzio tra potenza immaginativa e fede degli artisti, da una parte, e sensibilita` percettiva di clero e credenti, dall`altra, denunciato nei primi decenni del xx secolo, dallo svizzero alexandre cingria e dal francese paul claudel, come causa prima della decadenza dell`arte sacra. il disorientamento estetico generale, l`intermittenza e rarita` di realizzazioni riuscite in ambito cattolico, il generale cattivo gusto attuali segnalano che il problema e` tuttora aperto. questa opera di couturier mantiene oggi il suo messaggio di speranza per un`arte in cui il sacro e il bello si evidenzino congiuntamente. |