il sole e` scomparso dietro la linea dell`orizzonte da tre lune quando una giovane inuit, uqsuralik, infila calzoni, stivali, giacca e scivola fuori dalla casa di neve dove dorme la sua famiglia. l`aria e` gelida, la notte e` chiara come un`aurora e tutto intorno corre un vasto gregge di stelle. mentre cammina sul ghiaccio uqsuralik avverte un boato in lontananza. potrebbe gridare, ma non servirebbe a niente: la banchisa si sta spaccando a pochi passi da lei, il suo iglu` e` al di la` della fenditura, e cosi` anche la slitta e i cani. l`enorme scricchiolio ha svegliato suo padre, che fa appena in tempo a gettarle un involto pesante, una pelle d`orso strettamente arrotolata, prima che la fenditura si trasformi in canale e la sua famiglia scompaia nella foschia. lasciata a se` stessa nell`oscurita` e nel freddo polare, uqsuralik sa che la sua unica possibilita` di sopravvivere e` raggiungere un lembo di terra, una delle montagne in lontananza. sperando che la luna resti in cielo abbastanza a lungo per illuminarle la via, la giovane donna si mette in cammino senza voltarsi indietro. ha inizio cosi` un viaggio che la portera` a confrontarsi non solo con le condizioni estreme dell`ambiente che la circonda, ma anche con se` stessa. discendente di un popolo di cacciatori nomadi le cui uniche risorse per sopravvivere sono gli animali, le pietre lasciate libere dalla terra congelata, le piante e le bacche che crescono al sole di mezzanotte, uqsuralik perfezionera` le sue tecniche di caccia, si muovera` con le stagioni e vivra` con le tribu` nomadi che abitano l`estremo nord, ma anche con gli spiriti e gli antichi elementi della sua terra. ispirandosi alle tradizioni della groenlandia orientale e dell`artico canadese, e intrecciando tra di loro animismo, sciamanesimo e folclore, be`renge`re cournut racconta una storia di formazione che, attraverso il vagabondaggio nell`immenso bianco di una giovane donna, diventa anche un viaggio indimenticabile nel ricchissimo universo del p |