beatrice, francesca, gemma e taide: donne diversissime, con storie diversissime, che hanno in comune un uomo, dante alighieri. due le ebbe accanto in vita, beatrice e gemma, la musa e la moglie; due le canto` nella divina commedia, francesca e taide, l`amante e la cortigiana. ma forse i ruoli non sono cosi` netti come sembrano? la verita` e` che la virtu` e il peccato, la ragione e il torto, il paradiso e l`inferno sono frontiere permeabili, e proprio in questa zona grigia stanno le possibilita` di sorprendersi ed emozionarsi, di ridere e piangere, come ci accade di fare ascoltando, per la prima volta, le voci di queste quattro protagoniste. con ironia e acume, lella costa e gabriele vacis le chiamano a raccontare la loro vicenda, ponendole al centro della scena e arricchendone la di riferimenti e digressioni, di incursioni in altri testi, da euripide a shakespeare, e di balzi repentini nell`attualita` degli smartphone, dei tormentoni dell`estate e dei batticuore per i divi. ne nasce una versione della vita e dell`opera dantesca inattesa e giovane, che mescola racconto storico, esegesi, esperienza quotidiana e personale saggezza, espugnando con audacia il piedistallo del sommo vate per restituirci un uomo ispirato, appassionato e vivo. perche` la poesia di dante, scrivono gli autori, era la musica del suo tempo. una serenata rap che piaceva ai suoi coetanei, ma con ali cosi` forti da oltrepassare i secoli. |