"lei e` mai stato membro del partito comunista?" alla domanda di j. parnell thomas, senatore e presidente della commissione per le attivita` antiamericane, dalton trumbo - lo sceneggiatore piu` pagato e ammirato di hollywood - non risponde. alle sue spalle, per sostenerlo, ci sono humprey bogart, lauren bacali, gene kelly, john garfield e john huston. e il 1947, e negli stati uniti l`ondata di paranoia anticomunista investe anche gli studios: centinaia di registi, attori e scrittori sono chiamati a deporre. solo dieci di loro, gli hollywood ten, saranno inquisiti e imprigionati per essersi rifiutati di parlare, di tradire compagni e amici. da allora trumbo sara` costretto a lavorare per il mercato nero, senza poter firmare le sceneggiature di capolavori come vacanze romane e la piu` grande corrida. e solo nel 1960 che kirk douglas, produttore e protagonista dello spartacus di stanley kubrick, vuole scrivere il suo nome chiaro e tondo nei titoli di testa del film. "in ogni citta` e provincia liste di dissidenti sono gia` compilate" e` lo battuta piu` celebre di laurence olivier nelle vesti del generale crasso. "trumbo e`, senza dubbio, un prodigio della volonta`. ha sempre tenuto duro: e` sopravvissuto, ha prevalso, ha persino trionfato. si potrebbe persino prenderlo come esempio di un certo tipo di valori - tenacia, indipendenza, perseveranza - che oggigiorno sono diventati parecchio rari." |