nata a berlino, deportata ad auschwitz e poi "ebrea errante" tra la palestina, gli stati uniti e infine l`italia: carla cohn ha attraversato il mondo e il novecento, ha dovuto passare il confine estremo del dolore e della perdita di se`, ed e` riuscita a raccontarlo. nove vite, "come il gatto dei proverbi", che diventano nove capitoli di un`esistenza messa a confronto con l`orrore della storia, quello piu` grande e indicibile, e poi con i tanti piccoli orrori quotidiani prodotti dall`ignoranza, dall`indifferenza, dalla mancanza di comprensione. i suoi non sono semplicemente i ricordi di una sopravvissuta strappata alla camera a gas per un fortuito scambio di persona - ma la storia di un`identita` ricostruita, con fatica, dolore e coraggio, nel corso degli anni. psicoterapeuta infantile, carla cohn tesse la cronaca del proprio percorso di autoanalisi e della lotta senza fine contro la rimozione della memoria e del senso di colpa che abita i "salvati" della shoah. il lavoro su di se` - quel modo di ripercorrere il passato che carla chiama retrospettoscopio - diventa, inevitabilmente, continua rilettura della storia e sguardo senza veli sulle mutazioni dell`occidente, le sue ripetute ingiustizie e le sempre risorgenti ombre del razzismo e di ogni forma di esclusione. |