il posto che bruce springsteen occupa nel pantheon del rock e` frutto principalmente dei dischi e degli infuocati concerti fatti con la e street band negli anni settanta e ottanta. incentrato su nuove interviste a compagni e colleghi di springsteen, questa biografia di clinton heylin cattura il boss nella fase classica della sua carriera, offrendo un vivace ritratto della sua ascesa da provinciale di asbury park a megastar internazionale. heylin traccia con cura i progressi di springsteen come songwriter e come performer, pedinando le prime svolte che condussero l`artista al fatale incontro con il mitico dirigente della columbia john hammond. disseppellendo vario materiale d`archivio, registrazioni, bootleg, appunti della sony, ci svela l`evoluzione del processo creativo di springsteen, facendo luce sul ruolo del pianista/arrangiatore david sancious e su quello di little stevie van zandt. il ritratto di bruce che emerge da queste pagine mostra un uomo determinato a rendere viva la sua visione d`autore, restando fedele alla sua musa anche a costo di frustrare la band e la casa discografica gettando via interi album di grandi canzoni. la narrazione ricca di sfumature di heylin rivela il contrasto tra gli esaltanti concerti grazie ai quali la band e` diventata leggendaria e i dischi di studio dalla cui difficile gestazione si evince l`ossessivo perfezionismo del loro creatore. |