dopo cent`anni di psicoanalisi cos`e` diventata l`interpretazione psicoanalitica dei sogni? i sogni sono ancora la via regia per l`inconscio? che significato hanno nel dialogo analitico? che ruolo nella clinica? queste sono solo alcune delle domande cui questo libro cerca di rispondere raccontando l`affascinante traiettoria della teoria del sogno da freud a klein, bion, meltzer, ogden, ferro. sullo sfondo e` inoltre un`attenzione costante al concetto di rappresentazione, un problema rispetto al quale la filosofia e le neuroscienze sono naturali interlocutori della psicoanalisi. gia` nel 1908 karl abraham esprime l`idea che sul sogno freud abbia detto tutto quello che c`era da dire. ma non e` cosi`. ci sono state innovazioni radicali, seguite principalmente all`affermarsi delle correnti relazionali della psicoanalisi. leggiamo ogni seduta come se fosse un lungo sogno condiviso e concepiamo tutta l`analisi come un interscambio di reverie. c`e` pero` un problema: lo spazio del sogno e` un santuario privato e inaccessibile. trattando di sogni abbiamo sempre e solo a che fare con parole, e mai con immagini. e piuttosto frustrante. per questo l`autore intreccia il discorso sul sogno a quello del cinema - secondo una famosa definizione, una "fabbrica di sogni" - citando alcuni film per evocare la materia prima di cui sono fatti i sogni e per ricreare la magia delle loro immagini. |