la grande guerra e` stato il primo conflitto del nostro paese di cui si conservi una memoria "sonora". fin da subito si avverti` l`esigenza di salvaguardare il ricordo della tragedia appena vissuta attraverso il marmo dei monumenti o la carta e l`inchiostro delle memorie dei soldati. ci fu chi pero` ebbe l`idea di affidare alla voce e alla parola dei protagonisti il compito di preservare e tramandare quella vittoria tanto discussa: tra il 1924 e il 1925, rodolfo de angelis penso` di raccogliere le voci di coloro che avevano svolto un ruolo di primo piano nella guerra, invitandoli a declamare i propri celebri discorsi. quelle "voci storiche" sono una fonte di importanza unica: le parole di luigi cadorna, armando diaz, accanto a quelle di vittorio emanuele orlando o di luigi pirandello, costituiscono una preziosa testimonianza. si pensi, ad esempio, al documento di cadorna: il generale non era certo felice di passare alla storia per il bollettino di caporetto; e cosi`, alla fine della lettura del testo originale, aggiunge una postilla in cui rimarca il successo finale della guerra, con l`intento di "attenuare" la tragicita` di quella disfatta. |