a lisbona, in una serra umida e verdissima, una donna scivola sul muschio viscido di un gradino, batte la testa e muore. l`indomani il direttore della serra viene trovato a pancia in giu` nel laghetto delle tartarughe. britto mendes, medico delle piante, si aggira inquieto per le calli, oppresso dal mistero di queste morti improvvise, sognando amalia, capace di scacciare i tarli della mente. amalia e` fuggita da lui, fuggita da lisbona. trova lavoro in riva all`oceano, nella laguna di aveiro, e incontra estrela, in fuga come lei. insieme, disegnano sulla sabbia, aspettano che l`acqua dissolva ogni cosa, anche le loro ansie, aprendole alle meraviglie di un futuro possibile. a fatima, intanto, serpentoni di pellegrini chiedono grazia alla senhora. humberto, fedele factotum di padre viseu, rimpiazza candele e rincuora malati. si presta a intercedere presso la senhora per ottenere grazie di ogni tipo, finche` una donna gli chiedera` l`impossibile: far morire un uomo, manuelito, per liberarlo da una malattia senza speranza. manuelito e` a lisbona, nella penombra di una stanza. humberto decide di incontrarlo. per vie misteriose, nel suo inquieto girovagare, anche britto mendes giunge al suo capezzale. come una pianta, come l`oceano, manuelito, essere umano reietto, malato dalla nascita, aiuta tutti a guardare piu` in la`. "succulente" e` un romanzo circolare, una spirale delicata tra le calli di lisbona e le spiagge del portogallo, che avvolge a ritmo di fado e sorprende con un finale inaspettato. |