trenta soldati che combatterono durante la prima guerra mondiale raccontano la loro esperienza nelle trincee, sotto i bombardamenti, nelle gallerie, durante i tremendi assalti all`arma bianca. ne emerge un libro corale di superstiti, di sopravvissuti, che non hanno perso la lucidita` nel descrivere l`orrore. non ci sono solamente atti di eroismo, come la grande storia ci ha voluto tramandare, ma anche gesti di autolesionismo, di fughe, di disubbidienza, di tentativi piu` o meno riusciti di imboscamento, di ritardi. tra quelle trincee ragazzi giovanissimi e tanti analfabeti hanno sofferto una fame atroce, indossando lo stesso abito per settimane senza potersi cambiare o lavare, con migliaia di pidocchi, la sete e le tante malattie. si` perche` nella grande guerra non si e` morti solamente dilaniati dalle bombe, ma anche dalla tubercolosi, le ulcere, i congelamenti con la cancrena inarrestabile, la consunzione del corpo. infine la "spagnola" la febbre che colpi` e uccise in europa milioni di cittadini. oggi quei fanti e quei ragazzi del `99 sono tutti scomparsi, e questo libro intende ricordare le loro sofferenze, i gesti di altruismo, la paura, lo sgomento, i sentimenti di amicizia. |