il libro racconta le storie, le avventure e le speranze dei senza fissa dimora in una media citta` di provincia. storie di "amici della strada", come li definiscono i membri della comunita` di sant`egidio, che ha tra i propri carismi l`amore e il servizio per i poveri. civitavecchia e` il porto di roma, il primo nel mediterraneo per numero di crocieristi. e ogni giorno, come in tante citta` di mare, c`e` un grande movimento di residenti e viaggiatori. nella folla vive e si confonde anche un piccolo popolo di persone estremamente povere che vivono per la strada, alla ricerca di un po` di accoglienza e di un clima piu` mite. un popolo variegato, formato da uomini e donne, italiani e stranieri di diverse nazionalita` e diverse eta`. sono chiamati senza fissa dimora, clochard, senza tetto, barboni, ma hanno un nome, un paese di origine, un progetto. le loro storie sono tutte diverse, interessanti, irripetibili, ma con alcuni tratti comuni: la poverta`, la paura, la solitudine, i sogni. un`intera letteratura, anche sociale, ritiene che le persone senza dimora abbiano fatto una scelta di vita e che la loro condizione e` solo il frutto di una responsabilita` personale. sappiamo, e il libro lo testimonia con forza, che non e` cosi`. al contrario emerge il disperato sforzo di tanti "invisibili per i piu`" di diventare "visibili", poter accedere ai servizi sociali e sanitari, avere un alloggio modesto e un po` di salute. |