john cage compositore, teorico musicale, poeta e alchimista della rivoluzione. john cage occidentale, cacciatore di funghi, lettore di wittgenstein e innovatore dei mesostici; e john cage orientale, appassionato di musica indiana, studioso dell`i ching e dei mutamenti, filosofo del buddhismo zen. ironico, taciturno, sorridente. anarchico senza tempo e asceta contemporaneo. sono i tanti volti di un genio che ha deciso di smantellare le tradizioni e i canoni estetici per ristabilire il principio originario e ultimo del vero artista: l`arte come metafisica, come articolazione spirituale e lacerto dell`essere che l`uomo - suo modesto esecutore - deve dedicarsi a liberare. un`arte spesso codificata, complessa e indecifrabile, ma tale da risultare, in ultima istanza, paradossalmente essenziale. in queste viscerali conversazioni con joan retallack, cage ripercorre i momenti piu` importanti della sua carriera, dalle prime sperimentazioni ai riconoscimenti internazionali, dalle grandi battaglie per la giustizia sociale alla ricerca inesausta della solitudine, e di un silenzio assoluto - unico fine possibile di ogni tensione artistica -, testimoniato da opere indimenticabili, come la scandalosa 4`33". dialoghi, dispute filosofiche, intimi svisceramenti dipanati sul nastro di un registratore, durante lunghi, irriverenti e talvolta conflittuali incontri nella residenza americana dell`autore. riflessioni che si aprono e chiudono, risolutivamente, oppure rimangono in sospeso, si sovrappongono, ricominciano ogni volta da capo. perche` per cage domande e risposte non sono la meta conclusiva della nostra ricerca intellettuale, ma soltanto la loro scintillante manifestazione. e la magia, il soffio vitale della comunicazione a guidare l`artista, mentre crea e distrugge, complica terribilmente o semplifica i concetti e le immagini costruite con i suoni e le parole. "musicage" e` un testamento sovversivo, un lascito sconvolgente nelle cui pagine il compositore rivive - con le sue pause |