l`italia, con 45 anni di vita media, e` un paese molto vecchio. da 40 anni il suo pil rallenta e da 10 e` fermo. ai giovani offre in eredita` un debito pubblico enorme e poche prospettive: pur essendo pochi data la bassa natalita`, i nostri ragazzi hanno una alta disoccupazione, sono precari se lavorano e stanno anche peggio se sono femmine e sono nati al sud. l`italia ha il numero piu` elevato di laureati disoccupati d`europa. come e` possibile? perche` l`italia ha altri primati negativi. produce beni e servizi a bassa innovazione e di scarsa qualita`. e debole nei servizi, che altrove assorbono ben 2/3 dell`occupazione. ha un alto indice di diseguaglianza, col 10% della popolazione padrona del 45% della ricchezza. ha un`evasione fiscale ed una corruzione tra le piu` alte al mondo. le radici di paese vitale e creativo fanno sperare che si ritrovi la strada di politiche industriali pro innovazione che rimettano il lavoro al centro, portino istruzione e meriti a contare di piu` e piu` giovani ad emergere. e soprattutto che si riducano le diseguaglianze. in questa crisi si e` scoperto che i paesi a minor diseguaglianza sono anche i piu` ricchi: germania e francia, olanda e danimarca, austria e svezia, tra gli altri. il futuro e` nelle mani dei giovani, a patto che essi affrontino i cambiamenti con creativita`, impegno anche collettivo, per una societa` dove il mercato sia motore di sviluppo ma non padrone e lo stato sia garante dei valori universali di solidarieta`. |