per molti secoli sono state ritenute interessanti solo le opere e i libri degli uomini, mentre le donne sono state addestrate a non avere talento. sono state silenziate, dimenticate, messe fuori. la soluzione ora e` ricostruire l`intero campo su cui si gioca la partita della cultura. la tesi di fondo di questo libro e`: come smettere di considerare il mondo solo in termini maschili. uscire da questa "naturalezza" e da questa "normalita`" pregiudiziali non e` un obiettivo polemico, ma un`opportunita` critica di crescita e di confronto, anche interculturale. per smettere di considerare il mondo e la cultura solo in termini maschili non si tratta di guardare il paesaggio culturale del novecento, per esempio, aggiungendo anche le donne, ne` di ripetere la logica dell`harem, dell`aiuola, o del club per soli uomini. bensi` di far contare la presenza e l`importanza delle donne, anche quando sono state ammutolite o oscurate. per tanto tempo le donne sono state abituate a sentirsi incapaci e senza talento. la memoria delle loro opere non ha contato. per illuminare uno spazio cosi` fuori campo non basta aggiungere nomi, ne` la soluzione e` cancellare il passato. piuttosto, servono altre parole e nuove inquadrature. |