in questo testo del 1915, franz brentano riassume il cuore del suo pensiero teologico, e articola una serrata riflessione sulla necessita` - logica e ontologica - dell`esistenza di dio. figura tra le piu` influenti della psicologia e della filosofia ottocentesca, maestro di edmund husserl e sigmund freud, brentano afferma come sia assolutamente necessario ammettere un principio intelligente per spiegare il corso naturale degli eventi mondani. solo questo principio, infatti, e` in grado di inquadrare in una prospettiva finalistica la molteplicita` del reale, in modo che ogni singolo accadimento riceva un senso in connessione con la totalita` del creato. anche le moderne teorie scientifiche, dall`evoluzionismo all`entropia, si fondano per brentano su una visione teleologica della natura, l`unica che rende possibile una lettura coerente dell`esistenza. l`unica, inoltre, in grado di giustificare i suoi aspetti negativi all`interno della piu` ampia bonta` del progetto divino. il testo e` preceduto da una breve lettera indirizzata a un corrispondente anonimo, che brentano esorta a non cedere alle tentazioni dell`agnosticismo dinanzi alle difficolta`, sempre superabili, di sviluppare una visione razionale della vita. |