gli eroi greci sono figure molto piu` complicate e sconcertanti di quanto l`accezione moderna della parola non lasci presagire: anzitutto vissero soltanto nella quarta era - convulsa e grandiosa - dell`umanita` (dopo l`eta` d`oro, quella d`argento, quella di bronzo) e si estinsero subito dopo la guerra di troia; in secondo luogo, erano esseri semidivini - e necessariamente mostruosi. l`argomento appassiona da secoli scrittori e studiosi. ma per una volta non sara` azzardato definire fondamentale questo libro, imponente edificio che ancora oggi, a piu` di cinquant`anni dalla sua costruzione, si rivela un indispensabile punto d`osservazione, da cui lo sguardo puo` spaziare su un territorio sconfinato. allievo di karl kere`nyi, brelich ha scelto nel libro di percorrere una strada divergente da quella del maestro, e di procedere risolutamente verso una prospettiva storica e comparatistica. muovendosi tra antropologia, etnologia, archeologia, storia e filologia, brelich riesce cosi` a estendere e al tempo stesso a rendere piu` nitido l`orizzonte d`indagine, e attraverso la sua magistrale analisi degli eroi greci - enigmatici nell`orizzonte culturale moderno, dove "c`e` ancora posto per un`idea di dio, ma difficilmente per esseri `semidivini`" - permette di cogliere in tutta la sua specificita` il rapporto, in grecia, fra rito e mito. |