l`assassinio di giacomo matteotti il 10 giugno 1924 segna l`inizio della parabola piu` sanguinosa e totalitaria del fascismo eppure, a cento anni di distanza dai fatti, il caso non appare chiuso in modo definitivo. tanto che sono nate contese su chi avesse diritto di commemorarlo e fiorite ipotesi revisioniste che hanno relativizzato il ruolo di mussolini come mandante dell`omicidio, avallando tesi come quella di una tangentopoli in camicia nera che viene ridimensionata in queste pagine. il risultato e` che sappiamo molto della leggenda di matteotti ma poco della sua breve eppure intensa parabola di vita: le origini e la famiglia di agrari, la formazione intellettuale, l`imprinting europeo maturato in viaggi di studio (da vienna a berlino, da oxford a parigi), le sue idee per un socialismo riformista, l`intransigenza e l`integrita` etica. e pure il carattere, che fece di lui l`avversario piu` pericoloso per il duce, come dimostro` la sua denuncia in parlamento dei brogli elettorali e delle violenze compiute dai fascisti. a ricostruirne la figura a tutto tondo mira questa biografia che, anche sulla scorta di documenti inediti, mette in luce due cose essenziali: com`era l`uomo prima di diventare un martire, nei 39 anni che ha vissuto in maniera appassionata, e come e` diventato un simbolo dell`antifascismo. perche` come e` stato scritto: . |