a jalalabad, in afghanistan, un distaccamento delle forze speciali della marina americana si prepara a entrare in azione: controllano il funzionamento delle armi portatili, verificano l`efficienza dei collegamenti radio, provano i mirini laser e i visori notturni, regolano le cinghie di imbragature ed elmetti. a washington, obama riunisce nella situation room della casa bianca le massime cariche di esercito e servizi segreti per passare in rassegna un`ultima volta il piano d`assalto: per il prestigio del paese e del suo governo la posta in gioco e` colossale. e il 1 maggio 2011: dopo mesi di sorveglianza e dieci anni di indagini, analisi e preparativi sempre piu` sofisticati, due black hawk silenziati e verniciati di nero attraversano nel buio il confine del pakistan verso abbottabad per chiudere la caccia iniziata all`indomani dell`undici settembre. meno di un`ora dopo, uno dei militari trasmette via radio il messaggio in codice: "geronimo e.k.i.a." enemy killed in action. l`america ha ucciso bin laden. in questo reportage, mark bowden ripercorre la coreografia dell`intervento. attingendo a fonti esclusive presso casa bianca, cia e pentagono svela retroscena non solo dell`operazione ma della guerra al terrorismo: dalla "vena madre" di documenti rinvenuta nel "raid di sinjar" del 2007 all`identificazione di un misterioso "passeggiatore" dietro le mura di cinta del complesso di abbottabad; dagli interrogatori dei prigionieri di guantanamo alle simulazioni dei navy seals in nevada. |