la medicina, oggi, cura la malattia e non il malato e tende a deresponsabilizzare le persone nei confronti del proprio benessere. il rimedio all`infelicita` e` lo psicologo o lo psichiatra, il rimedio alla salute e` il medico, e il paziente esegue, passivo. l`opera parte da queste riflessioni per stimolare il lettore a contribuire in prima persona al proprio benessere: stare nel verde e occuparsi del verde indubbiamente aiuta. e un complemento della cura, perche` in molti casi l`esercizio fisico in giardino e nei parchi previene le "malattie della civilta`" (obesita`, diabete, malattie cardiovascolari, osteoporosi e cancro) e la natura, tutta, distrae dalla propria condizione di disagio, aiuta le persone a farsi parte attiva nella guarigione e ad acquisire il controllo sulla malattia; non ultimo, diminuisce lo stress, sintomo piu` frequente nella malattia e condizione che ne favorisce l`insorgere. il testo, scritto da un medico, non misconosce i progressi della medicina convenzionale, ma vuole sottolineare che il benessere non passa solo attraverso la salute del corpo ma, soprattutto, attraverso l`educazione ai pensieri e alle azioni positive, all`esercizio della volonta`, alla disponibilita` della bellezza e dell`armonia, ovunque, e attraverso la cura di altri esseri viventi: le piante. vi sono inizialmente descritte le diverse modalita` curative del verde e della natura per arrivare a una seconda parte "operativa". |