tra la meta` del xvi e la fine del xviii secolo, quando furono espulsi da tutte le colonie spagnole e portoghesi delle americhe, i gesuiti posero le basi di un sistema culturale ed economico autosufficiente, fondato sulla religione e sulla convivenza tra indigeni ed europei. attorno alle chiese e alle scuole delle missioni, la vita e il lavoro si svolgevano secondo un regime quasi collettivista, mentre la compagnia di gesu` era ormai un pericoloso concorrente per gli affari dei latifondisti. per questo e per la ferma opposizione allo schiavismo, dopo due secoli di lotte con le autorita` laiche e le gerarchie cattoliche, le missioni vennero attaccate e distrutte una dopo l`altra, i gesuiti espulsi, i nativi uccisi o ridotti in schiavitu`. robert cunninghame graham - attivista politico, scrittore e avventuriero - racconta la storia delle missioni gesuitiche in paraguay servendosi dei numerosi e discordanti documenti dell`epoca. la sua cronaca e` precisa, ma non nasconde la passione per un`epopea che anticipa per molti versi le idee del cristianesimo sociale del novecento, per un`utopia - nobile nonostante i limiti posti dal proselitismo cristiano - cancellata quando era sul punto di realizzarsi. |