"`sogni di marzapane` ha un filo conduttore: la mia malattia a oggi irreversibile. ma quello che racconto potrebbe vestire qualunque malattia con cui l`essere umano si trova a fare i conti, personalmente o perche` puo` invadere la vita delle persone che ama. a bozze concluse mi sono chiesta perche` l`ho scritto e la risposta e` stata quasi banale. non ho piu` nessuno da proteggere dalla mia confessione, ho fatto pace con quello che all`inizio mi era sembrato un destino crudele, non ho un`immagine pubblica o uno status da difendere, ma soprattutto penso con umilta` che la mia esperienza personale possa essere se non d`aiuto certo di incitamento per quanti debbano o stiano scalando montagne apparentemente insormontabili. come ho scritto nel libro, i limiti che ci impediscono a volte di sorridere sono quelli che costruiamo noi stessi, attraverso condizionamenti e convenzioni. mi piace pensare che la mia `passeggiata` tra i fogli bianchi possa essere anche leggera e a tratti ironica. il mio in fondo e` anche un grazie all`universo e a tutti coloro che ho incontrato e che mi hanno resa quella che sono." |