la paura e` uno stato d`animo personale, certo, ma per crearla e alimentarla su larga scala servono gli allarmi. dietro ogni allarme c`e` puntualmente qualcuno che ci guadagna. ma l`italia e` davvero un paese sull`orlo del fallimento? numeri alla mano, la situazione e` ben diversa da quella che si dipinge. come dimostra francesco bonazzi, in realta` il nostro e` un paese molto ricco dove otto famiglie su dieci vivono in abitazioni di proprieta`, con un patrimonio immobiliare che vale 3,8 volte il pil, ovvero 6227 miliardi di euro, e con storie di eccellenza, specie nel settore della chimica industriale e della biochimica, che pero` fanno meno notizia dei successi degli chef stellati. come ricorda il censis, "il mondo e` pieno di macchinari italiani, ma per saperlo bisogna andare a guardare l`etichetta". il vero problema e` la disuguaglianza, a cominciare da quella nord-sud, ma per ridurla non si fa nulla, con la scusa che l`europa non ci concede i necessari margini di bilancio. con oltre 5 milioni di poveri e un 10 per cento sempre piu` ricco, l`italia non puo` continuare a essere uno dei paesi con la maggior ingiustizia sociale del continente. la vera sfida che abbiamo di fronte e` innanzitutto sconfiggere questa economia della paura e della colpevolizzazione alla tedesca, fermare la cinesizzazione del lavoro e imparare a pensarci come potenza economica, che puo` decidere il proprio destino e migliorare le condizioni di vita dei cittadini. evitando che il sovranismo prenda il posto della sovranita` nazionale. prefazione di antonio maria rinaldi. |