il 2 novembre del 1975 all`idroscalo di ostia viene rinvenuto il corpo massacrato dello scrittore pier paolo pasolini. la televisione italiana basa la responsabilita` dell`omicidio sulla confessione di giuseppe pelosi, che solo nel 2005 ammettera` la presenza di altre persone. pochi giorni dopo anche sergio citti` iniziera` a parlare del furto di alcune bobine delle riprese del film salo` o le 120 giornate di sodoma e delle richieste estorsive che precedettero l`omicidio. le bobine rubate ricomparvero inaspettatamente nel 1976, ma ad oggi non sono mai state visionate. l`ultima inchiesta della procura di roma acquisisce nuovi materiali inediti, testimonianze di chi vide almeno 6-7 persone massacrare pasolini. gli autori, analizzando l`ultima indagine giudiziaria - documentazione inedita contenuta nei processi per le stragi di piazza della loggia e di piazza fontana -, il rapporto epistolare emerso tra pasolini e giovanni ventura - nel 1974-1975 uno dei due principali imputati per la strage di piazza fontana del 12 dicembre 1969 - e gli "interventi corsari" dello scrittore, individuano i gravi episodi di minaccia che pasolini aveva subito prima dell`omicidio. aggressioni fisiche cui fa da contrappunto la scelta del poeta civile di dire la verita` sulle dinamiche del nuovo potere senza volto e sui patti che si fondavano sulle stragi. prefazione di carlo lucarelli. |