carl schmitt e hans blumenberg erano due opposti speculari: il primo critico acuto e radicale della modernita`, il secondo teorico della sua piena legittimita` e autonomia. ma entrambi interni alle correnti piu` innovative e originali della cultura contemporanea. estraneo a ogni nostalgia tradizionalista il primo, alieno da ogni ingenua retorica progressista il secondo. furono avversari scientifici, hans blumenberg e carl schmitt: le rispettive concezioni sul fondamento e la giustificazione delle pretese conoscitive dell`epoca moderna erano radicalmente differenti e la discussione a riguardo prosegui` anche in una serie di lettere che si scambiarono tra il 1971 e il 1978. tale corrispondenza e i testi ritrovati nel lascito di blumenberg documentano una controversia assai significativa, da cui emergono scambi di tipo scientifico e biografico. ma furono avversari "necessari" l`uno all`altro, come due interlocutori che sanno di trovare nel confronto con l`altro la propria vera "questione". la replica di carl schmitt ha influito in maniera decisiva sul rifacimento della "legittimita` dell`eta` moderna" di blumenberg e ha lasciato tracce evidenti sino alla successiva "elaborazione del mito". per questo motivo la presente opera riporta brani da entrambi i volumi, oltre a tutto lo scambio epistolare, testi inediti provenienti da opere postume di blumenberg ed estratti da altri saggi gia` pubblicati. |